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Spostarsi in Albania è semplice e complicato allo stesso tempo.
Può essere divertente e avventuroso ma allo stesso tempo difficile e disagevole.

Qui il capitalismo dopo la caduta del regime si è espresso al meglio del suo potenziale e grazie all’innata arte di arrangiarsi degli Albanesi ha sviluppato una rete di trasporto per i passeggeri e le merci che ha dell’incredibile:

Per prima cosa il trasporto pubblico in Albania è limitato alle grandi città dove, nonostante tutto, funziona egregiamente e una città come Tirana, ad esempio, pur non essendo dotata di metropolitana è piacevolmente percorribile in autobus che passano numerosi e frequenti ad ogni fermata. Il problema dei “furbetti” che non vogliono pagare il biglietto è risolto grazie al basso costo della manodopera e su tutti i mezzi pubblici c’è un bigliettaio che con occhio vigile e incorruttibile percorre di continuo il bus facendosi pagare il biglietto che, tra l’altro, ha un costo bassissimo e con 28 centesimi si attraversa la città.

Tutt’altra storia invece vi devo raccontare per il trasporto extraurbano che è completamente affidato ai privati.

Probabilmente tutto è iniziato dopo la caduta del regime comunista quando lo stato non era in grado di realizzare da solo un sistema di trasporti. Quindi gli Albanesi si sono ingegnati e molti di loro hanno pensato di usare i “furgon” per trasportare le persone in giro per l’Albania. Ne è nato un sistema complesso ma efficientissimo dove non esistono (quasi) le regole, non ci sono orari e il parco auto è più che pittoresco.

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In tutte le città, ma anche nei villaggi più piccoli, ci sono luoghi dove si radunano i “furgon” e dove i posti nei mezzi sono venduti come al mercato. Strilloni gridano ai passanti il nome della loro destinazione e i mezzi parcheggiati li vicino attendono a porte aperte i passeggeri. Una volta pieni (e bastano 8 persone) partono infischiandosene dell’orario e cedendo il posto al collega che aspettava il proprio turno e che, una volta preso il posto ricomincia a chiamare passeggeri per la sua destinazione. E’ singolare notare come sia rispettata una legge non scritta che impedisce al secondo mezzo di far salire passeggeri prima che il primo mezzo non sia completamente pieno.

Il sistema può sembrare confuso e anomalo ma è davvero efficiente. Nel tempo i mezzi si sono organizzati secondo la legge della domanda e dell’offerta e seguono i bisogni dei passeggeri.

La contropartita è lo stato dei mezzi e la qualità del servizio che se resta impeccabile riguardo alla facilità e alla semplicità di trovare un “passaggio” per qualunque destinazione è affidato a “furgon” che nel migliore dei casi hanno 20 anni, sono trasandati, sporchi, con interni logori e consunti. Costano molto poco ma il viaggio è quasi sempre un modo di spostarsi davvero spartano, essenziale e fuori dai canoni a cui sono abituati i cittadini europei.

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Nella capitale ci sono pracheggi molto grandi da cui, allo stesso modo dei “furgon” partono pullmann più grandi e confortevoli ma questa differenza non è dovuta ad una selezione di “classe” che divide in cittadini di serie A quelli di Tirana e di B quelli dei villaggi o delle città minori ma al semplice fatto che da Tirana parte un numero maggiore di passeggeri e quindi è facile riempire un autobus da 50 posti che partendo invece da una città meno popolosa resterebbe vuoto.

Anche in questo caso la razionalizzazione delle risorse è interamente frutto del buon senso e dell’applicazione della semplice legge del mercato: Domanda e Offerta.

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Una degenerazione di questa legge è facile trovarla nel paradosso che vede i pullman (anche quelli grandi) dotati di piccoli sgabelli pieghevoli in plastica che all’occorrenza vengono sistemati ovunque ci si possa sedere. Le leggi qui trovano un’applicazione davvero elastica e credo sia sempre perché si vive ancora in uno stato di “emergenza” che obbliga a tollerare qualche strappo alla regola.

Il viaggio in “furgon” quindi è consgliato solo a chi ha spirito di avventura e voglia di viaggiare gomito a gomito con la realtà di questo paese…e con i suoi gentilissimi abitanti.

In alternativa, per chi può permetterseli, e quindi quasi solo per i turisti che arrivano dall’estero, ci sono una miriade di Car Rental (ma su come guidare la macchina in Albania faremo un altro approfondimento dedicato) e tantissimi noleggi con autista, anche di automezzi per 8 10 15 persone che rispecchiano in pieno i canoni europei. Troverete facilmente un parco auto di altissimo livello con automezzi nuovi, moderni, accessoriati e confortevoli.

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