Arrivare in un paese come l’Albania è una di quelle esperienze che ti lascia il segno nel bene e nel male; è un po’ come l’Africa. Sono paesi che ti fanno ammalare e ti uccidono o si fanno amare al punto da non riuscire più a lasciarli.
Da quando viaggio in questo paese ho incontrato tantissimi italiani che lo visitano per turismo ma molti di più sono quelli che decidono di restare per ricominciare dal punto in cui l’Italia li ha lasciati: Da zero.
Sono sempre più quelli che decidono di voltare pagina e ricominciare a scrivere ripartendo dal foglio bianco e magari dimenticando il passato, gli studi fatti, la professione lasciata a casa e tutti quegli schiaffi che l’Italia distribuisce a tutti diversificando i colpi tra cartelle esattoriali, burocrazia asfittica e costi insostenibili.
Così mi capita di incontrare un avvocato di Cuneo che ha ritrovato la sua vita e la sua vera casa su una spiaggia di Borsh. Siamo in mezzo al nulla, con le montagne alle spalle ed una spiaggia infinita che si litiga l’orizzonte con un’orizzonte spezzato dalla sagoma di Corfù così vicina da illudere che si possa raggiungerla a nuoto.
Aprire un bar qui è semplice come decidere a che ora svegliarsi al mattino. Dormire in spiaggia non è reato, le regole poche, semplici ed efficaci.
Ma la cosa più importante è che questo mondo e questo paese permettono di vivere un’esperienza imprenditoriale concentrandosi solo sull’aspetto romantico, sul piacere di realizzare un progetto traendo la forza di andare avanti dalle nottate trascorse a dormire in spiaggia sotto un cielo di stelle, ascoltando il rumore della risacca e respirando il profumo della macchia mediterranea.
Ho visto Alessandro accogliere tutti i clienti come amici, offrendo da bere senza preoccuparsi dell’incasso ed ospitare una famiglia albanese nel suo locale solo per non rompere la loro tradizione di festeggiare in quel posto la loro ricorrenza portando il capretto allo spiedo già arrostito ed occupando tutto il locale pagando l’unica contropartita la condivisione delle cibarie con tutti gli altri, clienti, proprietari del posto e amici. Una festa resa possibile da questo posto, dall’assenza di costi fissi impossibili e da un’atmosfera di amicizia che deriva dalla sofferenza di un popolo che ha imparato sulla sua pelle che la felicità è fatta di momenti brevissimi.
L’Albania ti accoglie abbagliandoti con la sua bellezza, la vastità dell’orizzonte e la cordialità della gente e poi, subito dopo, mostrandosi come un posto dove restare per ricominciare.
Alessandro sta vivendo il suo sogno ed ha investito i soldi delle sue vacanze per iniziare un nuovo progetto che ha come fine principale godersi la vita al massimo e condividere la sua gioia e la sua pace con tutti i suoi amici. Riuscite ad immaginare un solo modo in cui lui possa fallire?
Se passerete per Borsh, chiamatemi ed andremo a trovarlo insieme!
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