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Milano Novembre 2015
Milano è una città di cui si parla sempre tanto. Sono talmente tante le occasioni per andarci che ogni volta si dimentica di andare in una città e si focalizza l’attenzione solo sul motivo che ci ha portati la.
La Milano Fashion Week, L’EICMA, Il Salone del Mobile o il Concerto della grande star.
Milano è una città viva. La prima cosa che tutti ricordano di Milano è la gente, il caos, le modelle bellissime e i negozi delle grandi marche ma arrivare a Milano all’alba di un giorno di Novembre, prendere la Metro e risalire dalla profondità del sottosuolo direttamente di fronte al Duomo offre uno spettacolo nuovo e così diverso dal solito che sembra di aver sbagliato città.
Piazza del Duomo deserta, fredda e illuminata dalla luce del sole che spunta proprio da dietro al Duomo. Sembra assurdo ma in quel momento l’unico segno della presenza di qualcun’altro sulla terra era la scia di un aereo illuminata dal sole.
Il silenzio spettrale finalmente si è rotto quando un turista Giapponese materializzatosi dal nulla ha cominciato a scattare la mia stessa foto, quasi infastidito per essere arrivato secondo.
Per prime le biciclette, poi i runners e finalmente i furgoni delle consegne hanno iniziato a fare rumore. D’improvviso i bar erano aperti e la gente già beveva il caffè.
Ma eravamo ancora in pochi, così pochi che quasi ci si salutava incrociandosi.
Una modella correva avvolta dalla sua sciarpa e dei ragazzi lavavano le vetrine.
Polizia ovunque. Motociclisti in divisa sfrecciavano in piena zona pedonale e una scalcagnata manifestazione contro chissà che cosa si organizzava a partire mentre i palazzi del potere illuminati dal sole ne testimoniavano l’inutilità.
La magia era finita e Milano era pronta per tutti gli altri, i soliti, che di lei conoscono solo quel che vi accade.
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